Whistleblowing: le nuove linee guida dell’ANAC

Le nuove linee guida dell’Autorità anticorruzione sul whistleblowing, approvate con delibera dello scorso 12 luglio, esemplificano e chiariscono alcuni aspetti del D.Lgs. 24/2023.
Criteri per l’applicazione della norma
L’ANAC indica via preliminare che, per determinare l’applicabilità della norma, il conteggio della media dei lavoratori impiegati nel settore privato va riferito all’ultimo anno solare, fatta eccezione per le imprese di nuova costituzione per le quali si considera, invece, l’anno in corso.
Tipologie di segnalazioni
In seconda battuta, l’ANAC chiarisce come le segnalazioni anonime, se circostanziate, debbano essere equiparate a segnalazioni ordinarie, sia per l’ANAC stessa che per i soggetti del settore pubblico e del settore privato, per le segnalazioni ricevute mediante i canali interni.
Individuazione del Gestore
L’individuazione del Gestore, nel settore privato, è lasciata alla discrezione dell’Ente, tenuto conto delle esigenze legate alle dimensioni, alla natura dell’attività esercitata e alla realtà organizzativa specifica. Tra i soggetti a cui può essere affidato tale ruolo, le Linee Guida individuano la funzione di internal audit, l’Organismo di Vigilanza, e i comitati etici.
In caso di conflitto di interessi del Gestore dovrà essere effettuata segnalazione esterna all’ANAC.
Gestione delle segnalazioni
Infine, il Gestore delle segnalazioni, una volta valutata l’ammissibilità della segnalazione, avvia l’istruttoria interna sui fatti o sulle condotte segnalate per valutarne l’esistenza effettiva. Conclusa l’istruttoria, il gestore deve fornire inoltre un riscontro alla persona segnalante.

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