La Corte di Cassazione, con sentenza n. 42951 del 26 novembre 2024, ha ribadito il concetto secondo cui, quando un’impresa appalta a una ditta terza un servizio (anche qualora si tratti della raccolta dei rifiuti prodotti), deve informare i lavoratori dei rischi specifici esistenti nell’ambiente di lavoro, come testualmente prescritto dal Testo Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nella sua ultima versione aggiornata a gennaio 2025.
Nel caso di specie, il Collegio ha confermato la responsabilità penale del datore di lavoro che aveva indirettamente causato l’infortunio di un dipendente della società incaricata di ritirare rifiuti liquidi speciali.