È stato firmato dal Ministro Cingolani, in data 15 luglio, il Decreto che semplificherà il processo con cui i rifiuti come cemento, mattoni, scarti di ghiaia e sabbia potranno essere riutilizzati e, quindi, riciclati in forma aggregata.
Lo scopo del predetto Decreto è di individuare i criteri affinché questi rifiuti cessino di essere tali e tornino ad essere prodotti, impiegabili, per esempio, nelle infrastrutture senza dover essere soggette alla normativa relativa alla gestione dei rifiuti.
Sono coinvolte 18 tipologie di rifiuti inerti e inerti di origine minerale, le quali, dopo essere sottoposte al recupero, diventeranno riutilizzabili qualora rispondano ai criteri dell’Allegato 1 del provvedimento e siano impiegati nelle attività di cui all’Allegato 2.
Gli adempimenti per il produttore, oltre al rispetto dei criteri contenuti nel Decreto, consistono;
- nell’obbligo di conservare per cinque anni un campione prelevato alla fine del processo produttivo di ogni lotto di aggregato recuperato;
- applicare un sistema di gestione della qualità a norma Uni En Iso 9001 certificato da un organismo accreditato, per dimostrare il rispetto del nuovo decreto.
Il nuovo Decreto entrerà in vigore a 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale, ma sarà pienamente operativo dopo 10 giorni, arco di tempo concesso ai gestori degli impianti per allinearsi alla nuova normativa, attraverso la presentazione di un aggiornamento della loro comunicazione o un’istanza di adeguamento dell’autorizzazione.
Per le procedure semplificate continua ad applicarsi il Dm 5 febbraio 1998 in ordine a: quantità, norme tecniche sulla messa in riserva e valori limite di emissione.