Con il disegno di legge di conversione del Dl 202/2024, cd. “Milleproroghe“, il Senato ha chiesto che il MASE emani un Decreto che sposti di 60 giorni il termine entro cui le imprese del primo scaglione, fissato al 13 febbraio e ormai trascorso, dovevano iscriversi al nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti (R.E.N.T.Ri). Tale disegno di legge è, ad oggi, ancora oggetto d’esame da parte della Camera e di conseguenza, per ora, l’obbligo di iscrizione resta valido e così anche le sanzioni previste dall’art. 258 del TUA in caso di omessa o irregolare iscrizione.
In merito è arrivato il parere negativo da parte di Confindustria, rappresentata dalla Vice Presidente Lara Ponti, la quale ha sottolineato la necessità di evitare un rallentamento del percorso di digitalizzazione della tracciabilità dei rifiuti e una oggettiva penalizzazione delle 180.000 imprese già iscritte, che hanno affrontato costi per allinearsi al nuovo sistema e sono esposte alle sanzioni previste in caso di irregolare iscrizione.
Secondo Confindustria, infatti, una proroga rischia di creare incertezza nel mondo imprenditoriale.