In arrivo, da parte del Consiglio dei Ministri che si è riunito il 10 giugno 2024, lo schema di Dlgs che recepisce le ultime novità Ue del 2023 sul sistema di scambio di quote di emissione di gas serra (Ets) e che andrà a sostituire il precedente D.Lgs. 47/2020.
Il provvedimento, in base alla legge comunitaria, recepisce la Direttiva 2023/958/Ue (ETS nel trasporto aereo) ma soprattutto la Direttiva 2023/959/Ue che, nel ridefinire gli obiettivi di riduzione delle emissioni al 2030, ridefinisce il perimetro di applicazione del meccanismo, estendendolo anche ad altre attività ed altri settori (trasporto marittimo) e con nuove modalità con impatti nei fabbisogni energetici del trasporto su gomma e della gestione degli immobili – qualunque sia il loro utilizzo.
Particolarmente rilevante l’introduzione del meccanismo ETS II che andrà a regolamentare il contenuto di CO2 presente nei carburanti e/o combustibili destinati al settore del trasporto su gomma (persone e merci, pubblico e privato) ed ai fabbisogni energetici del patrimonio immobiliare (anche in questo caso a prescindere dalle destinazioni d’uso) ed indirettamente, quindi, su attività manufatturiere di piccola dimensione. I soggetti che immettono in commercio carburanti e combustibili dovranno istituire un sistema di monitoraggio capace di quantificare il contenuto di CO2 implicitamente contenuto in questi prodotti e, secondo modalità da definire, a partire dal 2027 o dal 2028 dovranno compensare queste quantità con acquisto di quote emesse dalla Commissione UE.