In data 4 aprile 2024, è entrato in vigore il Regolamento della Commissione europea 2024/873/Ue, con il quale saranno definite le assegnazioni di quote gratuite per il periodo 2026 – 2030, sulla base dei dati storici 2019 – 2023 in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni prevista, per il 2030, dalla Direttiva UE 2023/959.
Questo regolamento stabilisce, poi, le modalità di applicazione del principio di “condizionalità” espressa, in generale, sia in termini di efficienza energetica che, per gli stabilimenti con sotto impianti di prodotto, in termini di piano di neutralità climatica laddove il dato di emissione specifico sia superiore all’80° percentile dei benchmark di assegnazione 2016/2017.
Il mancato rispetto dei principi di condizionalità sopra descritti determina, per il Gestore, la riduzione del 20% delle assegnazioni gratuite spettanti per il 2026 – 2030.
Da considerare, inoltre, che per i settori di attività interessati dal Regolamento UE 2023/956 che ha introdotto il dazio ambientale alla frontiera – CBAM per le importazioni extra UE dei prodotti siderurgici ferrosi, di prodotti di alluminio, di cemento, concimi, energia elettrica ed idrogeno – a partire dal 2026 saranno applicati graduali tagli delle assegnazioni gratuite.
Si tratta, quindi, di un regolamento con forti impatti sulle future assegnazioni di quote gratuite, sugli scenari con cui si dovranno confrontare le aziende europee e sulle attività previste per assolvere, nel corso del prossimo trimestre, agli adempimenti previsti.
Approfondiremo il tema con ulteriori contributi.