La proposta di revisione della normativa su imballaggi e rifiuti di imballaggio, tanto attesa quanto contestata per impatto e fattibilità da parte dei soggetti che dovranno sostenerne il peso, è stata resa pubblica dalla Commissione Europea e ora passerà al vaglio del Parlamento europeo e del Consiglio.
Le modifiche proposte sono coerenti agli obbiettivi fondamentali del Piano d’azione per l’economia circolare del Green Deal europeo e il fine ultimo è che i prodotti sostenibili diventino la norma. Si tratta di una questione molto sentita anche da parte dei cittadini europei, i quali hanno espresso tale necessità in occasione della Conferenza sul futuro dell’Europa.
Le nuove norme intendono contrastare la tendenza di un incremento dei rifiuti di imballaggi e perseguono tre obbiettivi principali:
– Ridurre le quantità di rifiuti da imballaggi prevenendone la produzione;
– Promuovere le attività di riciclaggio rendendo gli imballaggi sostenibili;
– Ampliare il mercato delle materie prime secondarie.
Di conseguenza, le imprese dovranno immettere sul mercato imballaggi riutilizzabili o ricaricabili per i loro prodotti e apporre l’etichettatura ambientale standardizzata ai fini del corretto conferimento. I simboli utilizzati nelle etichette ambientali saranno utilizzati ovunque nell’UE.
Infine, si propone di vietare alcuni tipi di imballaggi quali, per esempio, quelli monouso per la frutta e la verdura o per i prodotti alberghieri, nonché chiarire in che modo le plastiche a base biologica, compostabile e biodegradabile possano avere un impatto ambientale sostenibile.
Le misure hanno come obbiettivo generale quello di rendere gli imballaggi interamente riciclabili entro il 2030.